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Gusto & Salute: un’alleanza possibile

di Autore Aspnat on 01/05/2023 Nessun commento

Il 14 aprile si è tenuto un nuovo appuntamento all’insegna del “Mangiare bene per vivere meglio”. Infatti , questa serie di incontri ha lo scopo di divulgare l’adozione di una corretta alimentazione senza rinunciare al gusto. Il filo conduttore sono i 5 colori della salute. La serata è stata dedicata ai colori verde e bianco, come ha ricordato nell’introduzione Rosaria Rossetti, dopo i saluti da parte del Presidente, dott. Corradino Niro. La Dott.ssa Clorinda Avanzi ha ribadito l’importanza che viene data nella medicina cinese agli apparati nel loro insieme, non bisogna considerare solo il singolo organo. Ad esempio, se si ha mal di stomaco bisogna attenzionare anche lo stato di salute del fegato e della milza. Sotto la guida della bionutrizionista Dott.ssa Francesca Pia Menanno è stato elaborato un menu dove hanno dominato i colori bianco e verde, quindi, verdure e aromi. Le ricette della degustazione sono disponibili di seguito.

GNOCCHI DI PRIMAVERA

Ingredienti per 4 persone:

•250 gr ricotta di pecora

•150 gr. Farina

•1 uovo

•1 cucchiaio di formaggio pecorino grattugiato

•1 pizzico di sale

•Far sgocciolare bene la ricotta, versarla in una ciotola e ammorbidirla con una forchetta. Incorporare l’uovo, il pecorino, il sale.  Ottenere un composto omogeneo ed  iniziare ad aggiungere la farina una manciata alla volta. Passare l’impasto sulla spianatoia e  continuare a lavorarlo. Ricavare dei cordoli e tagliarli a pezzetti. Lessarli in abbondante acqua e scolarli quando arrivano a galla.

•Per il condimento preparare un pesto di zucchine, pinoli, basilico, prezzemolo, menta, formaggio pecorino, olio, limone

CARCIOFI GRATINATI

•Iniziate la preparazione pulendo i carciofi. Togliete le foglie più esterne fino ad arrivare alle foglioline interne morbide. Ricavate 4 fette, salvando un pezzetto di gambo. Immergete in acqua acidulata con limone. Tirate i fili alla rimanente parte del gamboNel frattempo in una padella portate a bollore acqua, olio, aglio, prezzemolo, sale. Lessate i carciofi e i gambi per 5 minuti. Colate e lasciate asciugare su un canovaccio. Passate i carciofi in uovo battuto e successivamente in pane grattugiato (frullate pane per tramezzini, se volete una panatura più morbida). Disponete in una teglia foderata di carta forno, con un filo di olio EVO, 30 minuti in forno a 200 gradi.

•Preparate una salsa, frullando con il minipimer i gambi, mezzo spicchio di aglio, prezzemolo, capperi, olio, aceto.

CROSTATA DI BANANE E KIWI

Per la pasta frolla

•300 g farina 00

•2 uova

•80 g zucchero

•80 g olio di semi di girasole

•1 bustina lievito per dolci

•1 limone (buccia grattugiata)

Mescolare gli ingredienti in una ciotola, aggiungendo per ultimo il lievito. Trasferire su una spianatoia, ottenere un panetto, ricoprirlo con pellicola e lasciarlo riposare in frigorifero per 30 minuti. Dopo spianare e foderare uno stampo antiaderente. Bucherellare con i rebbi della forchetta il fondo, infornare in forno già caldo a 180 gradi per 20/25 minuti.

Per la Crema pasticcera al limone

•3 tuorli

•80 g di zucchero

•30 g di farina

•20 g amido di mais

•1/2 litro di latte

•1 bustina di vaniglia

•1 buccia di limone

•Succo di limone q.b.

Versare il latte in un pentolino assieme alla buccia e al succo di limone a piacere. Portare quasi ad ebollizione e fare intiepidire. In una casseruola battere i tuorli con lo zucchero: lavorarli fino ad ottenere un composto spumoso. Incorporare gradualmente  la farina e l’amido setacciati. Versare il latte aromatizzato al limone, e mettere sul fuoco a fiamma bassa per circa 5 minuti, mescolando sempre nello stesso verso per evitare la formazione di grumi.. Lasciatela addensare, versatela sulla pasta frolla, decorate con banane e kiwi, ricoprite con gelatina.

Cosa fa ASPNAT Con il Tuo 5 x mille

•Campagne di sensibilizzazione e servizi informativi per la prevenzione delle malattie renali

•Corsi di educazione sanitaria nelle scuole

•Divulgazione di corretti stili di vita

•Convegni scientifici

•Formazione, perfezionamento e aggiornamento di personale sanitario

•Progetti di ricerca e tanto altro…

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Il gusto della vita. VIVISANO

di Autore Aspnat on 03/02/2023 Nessun commento

Oggi, 2 Febbraio 2023, prima giornata del Corso di Educazione Sanitaria “Il gusto della vita. VIVISANO” presso l’Istituto Comprensivo “Zannotti-Giovanni XXIII” di San Severo.

L’introduzione è stata focalizzata sui “Determinanti della salute”, richiamando l’attenzione sulla dispersione scolastica e sul valore dell’istruzione anche per il benessere fisico, oltre che per il lavoro e il reddito. L’attenzione all’ambiente ha fatto da base al concetto di salute circolare: ambiente, animale, persona. La parola chiave utilizzata è stata “consapevolezza” ossia conoscere ed informarsi per compiere scelte giuste, come ad esempio per gli stili di vita. Consumare più o meno sale, idratarsi in giusta quantità, bere alcool o fumare, fare attività fisica o essere sedentari sono alternative lasciate alla decisione individuale che hanno, però, ricadute sulla collettività.

Obiettivi del Corso sono: fornire l’occasione di comunicazione a supporto dell’aderenza allo stile di vita salutare, invitare alla diagnosi precoce delle malattie renali, nonchè stimolare i giovani alunni ad usare il proprio giudizio e non l’imitazione per seguire le mode.

Prossimi incontri il 23 febbraio e il 9 marzo.

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Ondate di calore: un rischio per la salute

di Autore Aspnat on 28/06/2022 Nessun commento

Le condizioni climatiche caratterizzate da temperature molto elevate per più giorni consecutivi, frequentemente associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione. possono rappresentare un rischio per la salute. Nei prossimi 30 anni le ondate di calore potranno diventare la causa ambientale principale di morti premature nelle regioni meridionali della UE.

Il caldo eccessivo altera il sistema di regolazione della temperatura corporea. L’esposizione prolungata a temperature elevate può determinare disturbi leggeri, quali crampi, svenimenti, edemi, o di maggiore gravità, tipo congestione, colpo di calore, disidratazione. Condizioni di caldo estreme, fino alle ondate di calore, possono provocare un aggravamento delle condizioni di salute di persone con patologie croniche preesistenti.

E’ necessario aumentare l’assunzione di liquidi, sia bevendo più acqua, sia mangiando frutta e verdura. Infatti, la disidratazione, oltre a sintomi quali mal di testa, vertigini, crampi, secchezza delle mucose, edemi, determina una riduzione della quantità delle urine favorendo infezioni (cistiti) e formazione di calcoli. La disidratazione e la vasodilatazione dovute al caldo possono rendere necessario un adeguamento della terapia antipertensiva., che dovrà essere corretta dal medico. Non fate autoprescrizione!

Come difendersi dal caldo

  1. Non uscire nelle ore più calde: (tra le 11.00 e le 18.00).
  2. Migliorare l’ambiente di casa e di lavoro, schermando le finestre con tende oscuranti regolabili che blocchino il passaggio della luce, ma lascino circolare l’aria. Utilizzare con moderazione l’aria condizionata, mantenendo la temperatura tra 25-27°C. Quando la temperatura interna supera i 32°C, l’uso del ventilatore non è consigliato perché non è efficace per combattere gli effetti del caldo.
  3. Bere molti liquidi: Bere molta acqua e mangiare frutta fresca è una misura essenziale per contrastare gli effetti del caldo., se non controindicato da particolari patologia (ad esempio scompenso cardiaco, epilessia, etc)
  4. Evitare bevande alcoliche
  5. Consumare pasti leggeri:
  6. Vestire comodi e leggeri, con indumenti di cotone, lino o fibre naturali. Proteggere la testa con cappelli leggeri e chiari. Proteggere gli occhi di adulti e bambini con occhiali da sole con filtri UV.
  7. Ventilare l’abitacolo dell’auto prima di iniziare un viaggio, evitare le ore più calde della giornata, tenere sempre in macchia una scorta d’acqua. Non lasciare mai neonati, bambini o animali in auto, neanche per tempi brevi.
  8. Evitare lesercizio fisico nelle ore più calde della giornata.

Per ulteriori informazioni consultare il sito del Ministero della Salute

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Giornata Mondiale del Rene 2022: complessità

di Autore Aspnat on 10/03/2022 Nessun commento

I reni sono organi che, come filtri, silenziosamente svolgono quotidianamente molte ed importanti funzioni: depurano il sangue, eliminando scorie, sali e acqua, mantenendo costante la quantità di liquidi presenti nel nostro organismo, producono importanti ormoni, tra cui la eritropoietina, deputata alla produzione dei globuli rossi, e la renina, che interviene nei meccanismi di regolazione della pressione arteriosa, regolano l’assorbimento di calcio, attivando i meccanismi di produzione della vitamina D.

Se la funzione renale viene compromessa, ci possono essere serie ripercussioni anche su altri organi ed apparati. Serve, quindi, una visione sistemica della patologia, per gestirne la complessità. Lo specialista Nefrologo è in grado di valutare sintomi, esami strumentali e di laboratorio, per una diagnosi precoce per rallentare l’evoluzione degli stadi della malattia ed accompagnare il paziente nel suo percorso di cura.

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Giornata Mondiale del Rene 2022: conoscenza

di Autore Aspnat on 04/03/2022 Nessun commento

La scarsa alfabetizzazione sanitaria è una delle cause che comporta un riconoscimento tardivo della malattia renale.  L’ incapacità di ottenere, elaborare e capire informazioni sanitarie di base e la disuguaglianza di accesso ai servizi di salute in modo da effettuare scelte consapevoli, in pratica può determinare un diverso grado di acquisire, comprendere e utilizzare informazioni per la propria salute.

Si stima che il 10% della popolazione adulta soffra di una malattia renale, ma non tutti sanno di averla.Entro il 2040 le malattie renali saranno la quinta causa di morte al mondo.

Le malattie renali (Nefropatie) originano o per forme ereditarie o più frequentemente a seguito della comparsa di diabete e/o ipertensione arteriosa.

Soggetti a rischio:

Ipertesi, Diabetici,  Vasculopatici, Neuropatici, Cardiopatici cronici

Fattori di rischio sono: aumento dell’età anagrafica, alimentazione con eccesso di proteine, obesità, sedentarietà, abuso di alcolici e droghe, farmaci analgesici, fumo, a volte a seguito di ricorso all’uso di mezzi di contrasto per effettuare procedure interventistiche.

Sintomi: gonfiore delle palpebre, del viso, delle caviglie, mal di schiena, necessità di alzarsi la notte per urinare, bruciore durante i bisogni, colorazione rossastra delle urine, pressione arteriosa elevata, anemia, è
necessario rivolgersi immediatamente al proprio Medico e consultare, se opportuno, lo specialista
Nefrologo.

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16 Ottobre Giornata Mondiale dell’Alimentazione

di Autore Aspnat on 16/10/2021 Nessun commento

Il 16 ottobre è la data in cui, nel 1945, fu istituita la FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura. Focus dell’edizione 2021 è la trasformazione dei sistemi agroalimentari. Ognuno di noi deve fare la propria parte per tenere sotto controllo l’impatto ambientale, lo spreco alimentare, i costi sanitari derivanti da una cattiva alimentazione.

I dati diffusi dalla FAO fanno rilevare forti contraddizioni: oltre 3 miliardi di persone non possono permettersi ogni giorno in quantità e qualità corretta, mentre  2 miliardi sono obesi o in sovrappeso. Nella filiera di produzione, immagazzinamento e trasporto si perde il 14% del cibo e quasi   il 20% viene buttato dagli utenti finali.

Vi segnaliamo una bellissima ed utilissima iniziativa del Ministero della Salute: il libro “La Nutrizione giocando” per la promozione dell’educazione alimentare nelle scuole primarie. Scopo della pubblicazione è quello di stimolare l’importanza dell’adozione di un sano stile di vita, in cui l’alimentazione costituisce il nodo principale per l’influenza diretta sul proprio stato di salute.

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La Dieta Mediterranea

di Autore Aspnat on 16/11/2020 Nessun commento

10 anni fa , su richiesta di Spagna, Grecia, Italia e Marocco, tutte nazioni che si affacciano sul Mar Mediterraneo, la Dieta Mediterranea è stata riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Il termine dieta comunemente viene inteso in senso privativo (mettersi a dieta, limitarsi nell’assunzione di cibo), in realtà viene dal verbo greco ΔjάѠ divenuto poi ζάѠ  che significa vivere, vita, stile di vita. Secondo quest’accezione deve essere inteso, dunque, il termine dieta. Infatti, la Dieta Mediterranea indica “Le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, il know-how come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi – che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale”. Quindi, non solo cibo, ma anche tradizioni e cultura.

La Dieta Mediterranea preserva anche la biodiversità, contribuendo a mantenere le tradizionali attività di agricoltura e pesca e la ritualità ad esse connesse, tutelando anche il patrimonio culturale dei popoli del bacino del Mar Mediterraneo.

Numerosi studi scientifici hanno ormai confermato i benefici della Dieta Mediterranea, evidenziati negli anni ’70 dai ricercatori americani Ancel e Margaret Keys, con studi condotti su alcune popolazioni dell’Italia meridionale, confrontate con campioni di altre nazioni.

L’alimentazione non esclude cibi, ma si basa preferibilmente su un mix di

  • cibi di origine vegetale: frutta, verdura, pasta, pane, cereali, patate, legumi, mandorle, noci.
  • utilizzo dell’olio d’oliva come condimento
  • consumo di latticini, formaggi e/o yogurt, in quantità limitate.
  • pesce, carni bianche, uova: qualche volta alla settimana.
  • dolci e carne rossa con frequenza abbastanza limitata

La scelta dei cibi deve essere basata sulla stagionalità e sulla filiera corta, ossia di preferenza prodotti locali.

Importante è mantenere in equilibrio la bilancia energetica, quindi, consumare le calorie che sono state introdotte in modo da non accumulare eccessi. Ecco che ci vengono in soccorso altre abitudini salutari: passeggiare ogni giorno per almeno 30-45 minuti, fare attività fisica (andare in bici, non usare l’ascensore, salire qualche piano di scale, ballare, portare a passeggio il cane, ballare, andare in palestra, etc)

Altro fattore da sottolineare è la convivialità, riscoprire il valore del cibo come mezzo di rapporto relazionale in famiglia, tra amici e tra le generazioni.

Se l’australiana Deakin University ha pubblicato di recente uno studio che ha evidenziato non solo i benefici della Dieta Mediterranea sul sistema cardiovascolare, ma anche su altri aspetti biologici che possono influire sulla depressione, cosa possiamo dire ai pazienti nefropatici?

Un gruppo di studiosi europei ha effettuato una revisione della letteratura ed ha concluso che, valutato, il potenziale rischio di iperpotassiemia derivante dall’aumento dell’assunzione di frutta e verdura, tenendo presente la diminuzione della produzione netta di acido endogeno e l’aumento delle fibre, si può avere un migliore controllo dell’acidosi metabolica. Questo, insieme ad altri probabili effetti favorevoli della dieta mediterranea sulla funzione endoteliale, l’infiammazione, il profilo lipidico e la pressione sanguigna, fornisce percorsi meccanicistici per spiegare il ridotto declino della funzione renale osservato e il miglioramento della sopravvivenza nei pazienti con malattia renale cronica che aderiscono a una dieta di tipo mediterraneo.

Così possiamo dire che la dieta mediterranea è uno stile di vita che fa bene alla salute, alle persone ed anche all’ambiente, perché può nutrire il pianeta senza depredarne le risorse, facendo una giusta scelta degli alimenti.

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Coltiva la salute dei tuoi reni ogni giorno: prevenzione

di Autore Aspnat on 12/03/2020 Nessun commento

I reni molto spesso non sono tenuti nella giusta considerazione, ci preoccupiamo del cuore, del cervello, dell’intestino, del fegato, dei polmoni, ma ai reni ci pensiamo solo quando fanno male. Allora è troppo tardi! Le malattie renali vengono definite silenti, perchè spesso la loro malattia progredisce per anni in maniera subdola e quando danno segno di sè, il danno è già avanzato.

Eppure, i reni svolgono tante azioni importantissime:

eliminazione delle tossine
regolazione dell’equilibrio acido-base
mantenimento dell’equilibrio idro-elettrolitico
regolazione della Pressione Arteriosa (Renina)
regolazione dell’eritropoiesi (Eritropoietina)
regolazione del metabolismo Calcio-Fosforo (Vit.D)
Oltre ad eliminare le scorie attraverso le urine, depurano il sangue che poi va a irrorare tutti gli altri organi. Se si ammalano i reni, tutto l’organismo ne risente.

Pochi semplici accortezze quotidiane possono aiutarci a conservare in buona salute i reni: seguire uno stile di vita sano, con una corretta alimentazione, poco sale, poco zucchero, giusta idratazione ed attività fisica. Inoltre, controlli periodici della pressione, almeno una volta all’anno un esame di urine e una visita dal proprio medico, possono aiutarci a diagnosticare precocemente le nefropatie e a rallentare la progressione della malattia.

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