pressione arteriosa

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Perchè misurare la pressione arteriosa

di Autore Aspnat on 15/10/2024 Nessun commento

Misurare la pressione arteriosa è importante per diversi motivi legati alla prevenzione, alla diagnosi e alla gestione di problemi di salute, in particolare quelli cardiovascolari. Ecco le ragioni principali:

  1. Prevenzione di malattie cardiovascolari: L’ipertensione (pressione alta) è un fattore di rischio significativo per malattie come infarto, ictus e insufficienza cardiaca. Misurare regolarmente la pressione arteriosa aiuta a individuare valori elevati prima che provochino danni.
  2. Individuazione precoce di problemi: La pressione alta spesso non presenta sintomi evidenti, quindi molte persone non sanno di essere a rischio. Misurare la pressione permette di scoprire l’ipertensione in tempo, prevenendo complicazioni più gravi.
  3. Monitoraggio di condizioni croniche: Per chi soffre già di ipertensione o altre patologie cardiache, è fondamentale tenere sotto controllo i valori della pressione per assicurarsi che i trattamenti funzionino e per apportare eventuali aggiustamenti terapeutici.
  4. Valutazione del rischio: Una pressione arteriosa troppo bassa (ipotensione) può causare vertigini, svenimenti e, nei casi più gravi, mettere a rischio la vita. Monitorare la pressione aiuta anche a prevenire questi problemi.
  5. Gestione dello stile di vita: La misurazione regolare della pressione arteriosa può aiutare le persone a capire l’impatto di fattori come dieta, esercizio fisico, stress e sonno sulla loro salute, incoraggiando cambiamenti positivi nello stile di vita.

In sintesi, controllare la pressione arteriosa è un metodo semplice ma efficace per prevenire malattie gravi e migliorare la qualità della vita.

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Settimana mondiale per la riduzione del consumo di sale dal 12 al 19 maggio 2024.

di Autore Aspnat on 12/05/2024 Nessun commento

It’s time to shine the spotlight on SALT” – “Ѐ tempo di puntare i riflettori sul sale”, vuole ricordare a tutti che è importante ridurre la quantità di sale in cucina e a tavola, prestando particolare attenzione anche al sale già presente negli alimenti di tutti i giorni. Nel 2019 è stato rilevato un miglioramento rispetto al decennio precedente, ma non siamo ancora arrivati in Italia al consumo ottimale che equivale a 5 grammi al giorno. Tre quarti del sale consumato proviene da cibi processati e confezionati, quindi ridurre il contenuto di sale in questi prodotti è fondamentale, anche l’industria alimentare è chiamata, quindi, a fare la sua parte.

La riduzione del consumo di sale è benefica per tutte le fasce d’età e i gruppi etnici, poichè protegge il cuore, i reni e altri organi, agendo sulla pressione arteriosa.

Il Ministero della Salute promuove cinque suggerimenti pratici per ridurre l’assunzione di sale a meno di 5 grammi al giorno, in linea con la Settimana mondiale per la sensibilizzazione, attiva fino al 19 maggio.

  1. Utilizza erbe, spezie, aglio, peperoncino, erbe aromatiche e agrumi per insaporire i tuoi piatti, anziché il sale.
  2. Risciacqua più volte le verdure e i legumi in scatola, privilegiando frutta e verdura fresca.
  3. Controlla le etichette degli alimenti per scegliere quelli meno salati
  4. Riduci gradualmente il sale nelle tue ricette preferite, così le tue papille gustative riusciranno ad abituarsi.
  5. Evita di mettere il sale in tavola, incoraggiando tutta la famiglia a ridurne l’uso, limita i cibi ad alto contenuto di sale come salse di soia, ketchup, insaccati, sughi pronti e cibi precotti.

    Aggiungiamo che una dieta di tipo mediterraneo, ricca di frutta e verdura, è consigliabile perchè già ricca di sapori. Ultimo suggerimento per chi fa attività sportiva moderata:  reintegrare con la sola acqua i liquidi perduti attraverso la sudorazione.

credit images:https://www.nutrizionistaconza.it/sale-nella-dieta.php

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