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Diabete e reni

di Autore Aspnat on 24/09/2024 Nessun commento

Il danno renale nel paziente con diabete di tipo 2 è una complicanza comune e potenzialmente grave, nota come nefropatia diabetica. Questo tipo di danno renale si sviluppa gradualmente e, se non trattato, può portare a insufficienza renale cronica (IRC) e alla necessità di trattamento sostituivo, quale la dialisi o il trapianto di rene.

Meccanismo del danno renale nel diabete di tipo 2

La nefropatia diabetica è causata principalmente da livelli elevati e persistenti di glicemia, che danneggiano progressivamente i vasi sanguigni dei reni, in particolare i glomeruli, le strutture che filtrano il sangue.

I meccanismi principali sono:

  1. Iperglicemia cronica: provoca una serie di processi infiammatori e ossidativi che danneggiano i capillari renali.
  2. Ipertensione: frequente nei diabetici e contribuisce al peggioramento del danno renale.
  3. Sovraccarico renale: l’eccesso di glucosio nei reni sovraccarica il sistema di filtraggio, causando iperfiltrazione glomerulare. Con il tempo, i glomeruli si danneggiano, riducendo progressivamente la capacità di filtrare efficacemente il sangue.
  4. Proteinuria: il danno ai glomeruli permette alle proteine, soprattutto l’albumina, di passare nelle urine. Questo è uno dei segni clinici di nefropatia diabetica.

Stadi della nefropatia diabetica

La nefropatia diabetica può essere suddivisa in cinque stadi:

  1. Iperfiltrazione: iniziale aumento della velocità di filtrazione glomerulare (VFG).
  2. Microalbuminuria: comparsa di piccole quantità di albumina nelle urine (30-300 mg/24h).
  3. Macroalbuminuria: perdita più significativa di proteine (>300 mg/24h).
  4. Diminuzione della funzione renale: riduzione della VFG con aumento della creatinina sierica e ridotta clearance della creatinina.
  5. Insufficienza renale terminale: la funzione renale si riduce drasticamente, richiedendo dialisi o trapianto.

Fattori di rischio

  • Iperglicemia cronica: mantenere il controllo glicemico è fondamentale.
  • Ipertensione: l’ipertensione non controllata accelera il danno renale.
  • Fumo: peggiora l’ossigenazione dei tessuti e il danno vascolare.
  • Dislipidemia: livelli elevati di colesterolo e trigliceridi contribuiscono al danno vascolare.
  • Durata del diabete: maggiore è il tempo trascorso con il diabete, maggiore è il rischio di sviluppare nefropatia.
    Un diabete non controllato può portare a diverse complicanze, quali: retinopatia diabetica, ictus, arteriopatia periferica, piede diabetico, cardiopatia coronarica, insufficienza renale cronica.

Diagnosi

  1. Esame delle urine: per rilevare la presenza di albumina (albuminuria o proteinuria).
  2. Esami del sangue: per monitorare la funzione renale (creatinina, VFG).
  3. Esami di imaging: ecografie renali per valutare dimensione e struttura dei reni.

Prevenzione e gestione

  • Controllo glicemico: mantenere i livelli di glicemia il più vicino possibile alla norma con farmaci adatti.
  • Controllo della pressione arteriosa
  • Dieta bilanciata: ridurre l’assunzione di sale e proteine per non sovraccaricare i reni.
  • Smettere di fumare: il fumo aggrava la progressione del danno renale.

Trattamenti recenti

Negli ultimi anni, i farmaci come gli inibitori del SGLT2 (ad es. dapagliflozin, empagliflozin) hanno mostrato benefici non solo nel controllo della glicemia ma anche nel rallentare la progressione della malattia renale diabetica. Questi farmaci, riducendo la glicemia attraverso l’inibizione del riassorbimento del glucosio nei reni, aiutano a proteggere la funzione renale.

Conclusioni

Il danno renale nei pazienti con diabete tipo 2 può essere prevenuto e gestito attraverso un controllo rigoroso della glicemia e della pressione arteriosa, cambiamenti dello stile di vita e, quando necessario, l’uso di terapie farmacologiche appropriate. Un monitoraggio regolare della funzione renale è essenziale per identificare precocemente il danno e prevenire la progressione verso l’insufficienza renale.

photo credits: https://www.sbmedical.it

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Meno sale, più salute

di Autore Aspnat on 16/05/2023 Nessun commento

Dal 15 al 21 maggio 2023, ricorre la Settimana mondiale per la riduzione del consumo di sale.

La World Action on Salt, Sugar and Health (Wassh), Associazione internazionale che conta partner in 100 Paesi punta a sensibilizzare i Governi sulla necessità di condurre campagne divulgative rivolte alla popolazione per ridurre il consumo del sale, nonché di favorire l’adozione da parte delle aziende alimentari a limitare il sale nei loro prodotti, considerato che esso è già presente nei cibi.

L’ipertensione arteriosa, le patologie cardio-cerebrovascolari ad essa correlate, tumori, in particolare dello stomaco, osteoporosi e malattie renali possono essere tenute sotto controllo riducendo il consumo di sale

5 azioni concrete, raccomandate da WASSH e dal nostro Ministero della Salute , per ridurre il consumo di sale a meno di 5 g al giorno

  1. utilizzare erbe aromatiche, spezie, aglio, peperoncino e agrumi al posto del sale per aggiungere sapore al cibo
  2. scolare e risciacquare abbondantemente verdure e legumi in scatola e mangiare più frutta e verdura fresca
  3. controllare le etichette prima di acquistare per scegliere prodotti alimentari meno salati
  4. ridurre gradualmente il sale nelle ricette preferite – in modo da adattarsi progressivamente al gusto
  5. non mettere a tavola sale e salse salate, in modo che anche i giovani si abituino a non aggiungere il sale.
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Ondate di calore: un rischio per la salute

di Autore Aspnat on 28/06/2022 Nessun commento

Le condizioni climatiche caratterizzate da temperature molto elevate per più giorni consecutivi, frequentemente associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione. possono rappresentare un rischio per la salute. Nei prossimi 30 anni le ondate di calore potranno diventare la causa ambientale principale di morti premature nelle regioni meridionali della UE.

Il caldo eccessivo altera il sistema di regolazione della temperatura corporea. L’esposizione prolungata a temperature elevate può determinare disturbi leggeri, quali crampi, svenimenti, edemi, o di maggiore gravità, tipo congestione, colpo di calore, disidratazione. Condizioni di caldo estreme, fino alle ondate di calore, possono provocare un aggravamento delle condizioni di salute di persone con patologie croniche preesistenti.

E’ necessario aumentare l’assunzione di liquidi, sia bevendo più acqua, sia mangiando frutta e verdura. Infatti, la disidratazione, oltre a sintomi quali mal di testa, vertigini, crampi, secchezza delle mucose, edemi, determina una riduzione della quantità delle urine favorendo infezioni (cistiti) e formazione di calcoli. La disidratazione e la vasodilatazione dovute al caldo possono rendere necessario un adeguamento della terapia antipertensiva., che dovrà essere corretta dal medico. Non fate autoprescrizione!

Come difendersi dal caldo

  1. Non uscire nelle ore più calde: (tra le 11.00 e le 18.00).
  2. Migliorare l’ambiente di casa e di lavoro, schermando le finestre con tende oscuranti regolabili che blocchino il passaggio della luce, ma lascino circolare l’aria. Utilizzare con moderazione l’aria condizionata, mantenendo la temperatura tra 25-27°C. Quando la temperatura interna supera i 32°C, l’uso del ventilatore non è consigliato perché non è efficace per combattere gli effetti del caldo.
  3. Bere molti liquidi: Bere molta acqua e mangiare frutta fresca è una misura essenziale per contrastare gli effetti del caldo., se non controindicato da particolari patologia (ad esempio scompenso cardiaco, epilessia, etc)
  4. Evitare bevande alcoliche
  5. Consumare pasti leggeri:
  6. Vestire comodi e leggeri, con indumenti di cotone, lino o fibre naturali. Proteggere la testa con cappelli leggeri e chiari. Proteggere gli occhi di adulti e bambini con occhiali da sole con filtri UV.
  7. Ventilare l’abitacolo dell’auto prima di iniziare un viaggio, evitare le ore più calde della giornata, tenere sempre in macchia una scorta d’acqua. Non lasciare mai neonati, bambini o animali in auto, neanche per tempi brevi.
  8. Evitare lesercizio fisico nelle ore più calde della giornata.

Per ulteriori informazioni consultare il sito del Ministero della Salute

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Regione Puglia: scadenza il 31 marzo 2022 dell’esenzione per reddito

di Autore Aspnat on 01/04/2022 Nessun commento

Saranno rinnovati automaticamente per gli aventi diritto gli attestati di esenzione per reddito (E01, E02, E03, E04, E94, E95, E96). E’ possibile verificare o autocertificare la propria esenzione accedendo con Spid o con CNS-TS al link della Regione Puglia.

Hanno diritto all’esenzione per reddito:

  • Cittadine e i cittadini di età inferiore a sei anni e superiore a sessantacinque anni, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito annuo complessivo non superiore a 36.151,98 euro- E01: esenzione per visite ed esami specialistici.;
  • Persone disoccupate e i familiari a carico appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito annuo complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico – E02: esenzione per visite ed esami specialistici ;
  • Persone titolari di pensioni sociali e loro familiari a carico – E03: esenzione per viste ed esami specialistici e per l’acquisto di farmaci;
  • Persone titolari di pensioni al minimo di età superiore a sessant’anni e loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito annuo complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico –E04: esenzione per viste ed esami specialistici e per l’acquisto di farmaci;
  • Persone appartenenti a nuclei familiari con reddito annuo complessivo fino a 18.000,00 euro, incrementato di 1.000,00 euro per ogni figlio a carico – E94: esenzione totale o parziale per l’acquisto di farmaci;
  • Persone di età superiore a 65 anni, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito annuo complessivo non superiore a 36.151,98 euro – E95: esenzione totale o parziale per l’acquisto di farmaci;
  • Persone appartenenti a nuclei familiari con reddito annuo fino a 23.000,00 €, incrementato di 1.000,00 € per ogni figlio a carico – E96: esenzione totale o parziale per l’acquisto di farmaci..
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Giornata Mondiale del Rene 2022: conoscenza

di Autore Aspnat on 04/03/2022 Nessun commento

La scarsa alfabetizzazione sanitaria è una delle cause che comporta un riconoscimento tardivo della malattia renale.  L’ incapacità di ottenere, elaborare e capire informazioni sanitarie di base e la disuguaglianza di accesso ai servizi di salute in modo da effettuare scelte consapevoli, in pratica può determinare un diverso grado di acquisire, comprendere e utilizzare informazioni per la propria salute.

Si stima che il 10% della popolazione adulta soffra di una malattia renale, ma non tutti sanno di averla.Entro il 2040 le malattie renali saranno la quinta causa di morte al mondo.

Le malattie renali (Nefropatie) originano o per forme ereditarie o più frequentemente a seguito della comparsa di diabete e/o ipertensione arteriosa.

Soggetti a rischio:

Ipertesi, Diabetici,  Vasculopatici, Neuropatici, Cardiopatici cronici

Fattori di rischio sono: aumento dell’età anagrafica, alimentazione con eccesso di proteine, obesità, sedentarietà, abuso di alcolici e droghe, farmaci analgesici, fumo, a volte a seguito di ricorso all’uso di mezzi di contrasto per effettuare procedure interventistiche.

Sintomi: gonfiore delle palpebre, del viso, delle caviglie, mal di schiena, necessità di alzarsi la notte per urinare, bruciore durante i bisogni, colorazione rossastra delle urine, pressione arteriosa elevata, anemia, è
necessario rivolgersi immediatamente al proprio Medico e consultare, se opportuno, lo specialista
Nefrologo.

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Vivere bene con la malattia renale

di Autore Aspnat on 12/03/2021 Nessun commento

Questo è il titolo del digital talk, organizzato da ASPNAT , che si terrà domenica 14 Marzo 2021 alle ore 17.00, in adesione alla Giornata Mondiale del Rene. Per partecipare al nostro salotto virtuale è necessario registrarsi gratuitamente su :

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-vivere-bene-con-la-malattia-renale-144869968977?aff=ebdssbonlinesearch

Un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle nefropatie, patologie in continuo aumento che possono condurre, nelle forme più avanzate alla dialisi o al trapianto. In Italia, 1 persona su 10 soffre di problemi ai reni. Fattori predisponenti sono il diabete, l’ipertensione e l’obesità. L’ostacolo maggiore alla cura efficace della malattia renale è costituito dalla diagnosi tardiva. Infatti, essa si presenta in maniera enigmatica, avanzando ed insinuandosi silenziosamente, manifestandosi quando il funzionamento dei reni può risultare ormai compromesso.

La prevenzione e la diagnosi precoce devono essere gli strumenti principali per contrastare le nefropatie. Sana alimentazione di tipo mediterraneo, no alla sedentarietà, moderazione nell’uso del sale, dello zucchero, delle bevande gassate, degli alcolici, eliminazione del fumo sono le regole di base per non danneggiare il nostro capitale SALUTE. Per la diagnosi precoce di malattia renale è sufficiente fare un esame delle urine, il dosaggio della creatininemia ( l’equivalente della determinazione della glicemia nei diabetici!), misurazione della pressione arteriosa. Pochi semplici controlli, indispensabili per valutare la funzionalità dei reni.

Nel nostro digital talk parleremo di salute e di cosa significa vivere bene, grazie alla partecipazione di esperti e alla testimonianza di pazienti.

Il programma in dettaglio:

 ORE 17.00

Saluti istituzionali:

Dott. Corradino Niro: Presidente dell’Associazione per lo Studio e la Prevenzione delle Nefropatie- Alto Tavoliere (ASPNAT Onlus)

Prof. Loreto Gesualdo: Presidente Fondazione Italiana del Rene

Intervengono:

Il significato di “Vivere bene” Prof. Giuseppe Gembillo: Professore di Filosofia – Università di Messina

Vivere bene con la malattia renale –  Prof. Giuseppe Castellano: Professore di Nefrologia- Università di Foggia

Consigli pratici

Arte e Salute:

  • Il punto di vista di Davide Grittani ( Scrittore, Autore del libro “La Rampicante”)
  • Il punto di vista di Lucio Toma: (Docente di Lettere, Autore del libro “La strada di Damocle”)

L’attività fisica per vivere bene. Prof. Attilio Pasquale (Docente di Educazione Fisica)

Alleanza Nefrologo – Paziente  Dott. Deni Aldo Procaccini: Coordinatore Comitato Tecnico-Scientifico ASPNAT Onlus

Domande dei partecipanti

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