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Il fumo aumenta il rischio di malattia renale

di Autore Aspnat on 25/05/2022 Nessun commento

Diversi studi condotti sull’uomo hanno dimostrato che il fumo di sigaretta esercita effetti tossici renali e sistemici, peggiorando la disfunzione endoteliale, lo stress ossidativo. La combinazione di fumo di sigaretta e malattia renale cronica (CKD) potrebbe rappresentare uno stato di rischio estremamente elevato poiché l’uso del tabacco altera parametri emodinamici, come la pressione sanguigna e le resistenze vascolari periferiche, ed è associato allo sviluppo di albuminuria che, a sua volta, rappresenta un altro biomarcatore di malattia cardiovascolare (CV).

Una recente analisi osservazionale di 1306 pazienti (mai, fumatori attuali o ex ) con insufficienza renale cronica in stadio III-V, follow-up di circa 3 anni, ha evidenziato che i fumatori attuali ed ex erano a rischio significativo di eventi CV, rispetto ai non fumatori. I fumatori attuali erano ad aumentato rischio di mortalità. Sono state riscontrate interazioni tra ex fumatori e proteinuria (p = 0,007) e diabete (p = 0,041) per il rischio renale, e tra i fumatori attuali e il sesso maschile e CKD stadio V per il rischio renale e di mortalità . Nei pazienti con insufficienza renale cronica, l’abitudine al fumo è associata indipendentemente agli eventi CV e alla mortalità.

Quindi, il fumo agisce come un “amplificatore” di rischio per l’associazione tra altri fattori di rischio ed esiti renali.

Per approfondimenti:

Smoking habit as a risk amplifier in chronic kidney disease patients. Provenzano M, Serra R, Michael A, Bolignano D, Coppolino G, Ielapi N, Serraino GF, Mastroroberto P, Locatelli F, De Nicola L, Andreucci M.Sci Rep. 2021 Jul 20;11(1):14778.

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Donare è una scelta naturale

di Autore Aspnat on 24/04/2022 Nessun commento

Questo è lo slogan scelto dal Centro Nazionale Trapianti (CNT) per la Giornata della Donazione 2022. Molte le iniziative previste oggi a cura dei Centri Regionali Trapianti e di tante Associazioni sensibili alla tematica.

La trapiantologia è una delle eccellenze del Servizio sanitario italiano, una rete nazionale assicura tempestività nella ricerca del ricevente più compatibile in caso di donazione, le equipe di prelievo e di trapianto di alta professionalità vengono allertate immediatamente, chi viene sottoposto a trapianto non deve partecipare alle spese né per l’intervento, né per il follow-up. Ma senza donazione non può esserci trapianto.

Ad oggi le dichiarazioni di volontà depositate nel Sistema informativo trapianti del CNT sono 12,7 milioni: 9,2 milioni di sì e 3,5 milioni di no. In questo momento sono circa 8.500 le persone in lista d’attesa: per trapianto, nel 2021 sono stati effettuati 3.778 trapianti grazie a 1.725 donatori di organi.

La Puglia è risultata al sedicesimo posto tra le regioni italiane, con un indice del dono di 55,91/100 (consensi alla donazione 64,1%, astenuti 43,9%), sotto la media nazionale che nel 2021 si è attestata a quota 59,23/100 (consensi 68,9%, astenuti 44,3%) ma con risultati in crescita rispetto allo scorso anno.

Il comune più generoso della Puglia per quanto riguarda la donazione di organi è Leverano, in provincia di Lecce, su 1119 cittadini che hanno richiesto la carta d’identità la scorso anno in 521 hanno scelto di registrare una decisione: 513 sì e solo 8 no. Come provincia Bari è la prima seguono in ordine Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Taranto Lecce e Foggia.

Esprimere il proprio consenso alla donazione degli organi è molto semplice, sono 6.845 i Comuni italiani in cui è attivo il servizio, si possono registrare le dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti all’atto dell’emissione della carta d’identità presso l’Ufficio Anagrafe. Fallo anche Tu, contribuisci a far diventare la tua città un Comune del sì.

Se hai dei dubbi, rivolgiti al Centro Regionale Trapianti Puglia scrivendo una mail a crt.segreteria@policlinico.ba.it oppure a info@aspnat.it

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Giornata mondiale dell’attività fisica

di Autore Aspnat on 04/04/2022 Nessun commento

Si svolgerà il 6 aprile,l’edizione 2022 della Giornata mondiale dell’attività fisica , organizzata dal network internazionale Agita Mundo e con il patrocinio, tra gli altri, di Who (Word Health Organization) e dell’International Society for Physical Activity and Health (Ispah).

Lo slogan di quest’anno “Muovi la vita”  evidenzia che il movimento è alla base della nostra vita e contribuisce al benessere psicofisico.Nelle persone adulte 30 minuti di attività fisica di intensità moderata almeno 5 giorni alla settimana, possono ridurre il rischio di mortalità per tutte le patologie.

L’attività fisica è il miglior investimento per la salute che si possa fare. I benefici non sono solo a livello individuale, ma anche collettivo. Infatti, ad esempio limitare l’uso dei mezzi per gli spostamenti, ridurre l’uso dell’ascensore contribuiscono alla riduzione dell’utilizzo di combustibili fossili, all’abbassamento
dell’inquinamento atmosferico, alla diminuzione del traffico. Oltre alle iniziative personali, vi deve essere un impegno delle istituzioni di pianificazione urbanistica per creare ambienti attivi, con spazi e luoghi dedicati, norme e comportamenti sociali che incoraggino il movimento, programmi dedicati già dall’età scolastica.

A Novembre 2021 il Ministero della Salute in accordo con la Conferenza Stato-Regioni ha pubblicato le “Linee di indirizzo sull’attività fisica. Revisione delle raccomandazioni per le differenti fasce d’età e situazioni fisiologiche e nuove raccomandazioni per specifiche patologie”

Se sei un paziente nefropatico, puoi trovare utili suggerimenti per l’attività fisica sul nostro opuscolo.

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Giornata Mondiale del Rene 2022: complessità

di Autore Aspnat on 10/03/2022 Nessun commento

I reni sono organi che, come filtri, silenziosamente svolgono quotidianamente molte ed importanti funzioni: depurano il sangue, eliminando scorie, sali e acqua, mantenendo costante la quantità di liquidi presenti nel nostro organismo, producono importanti ormoni, tra cui la eritropoietina, deputata alla produzione dei globuli rossi, e la renina, che interviene nei meccanismi di regolazione della pressione arteriosa, regolano l’assorbimento di calcio, attivando i meccanismi di produzione della vitamina D.

Se la funzione renale viene compromessa, ci possono essere serie ripercussioni anche su altri organi ed apparati. Serve, quindi, una visione sistemica della patologia, per gestirne la complessità. Lo specialista Nefrologo è in grado di valutare sintomi, esami strumentali e di laboratorio, per una diagnosi precoce per rallentare l’evoluzione degli stadi della malattia ed accompagnare il paziente nel suo percorso di cura.

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Giornata Mondiale del Rene 2022: collettività

di Autore Aspnat on 09/03/2022 Nessun commento

La Malattia Renale Cronica (MRC) interessa in genere gli adulti e, riferendoci alla funzione renale residua, viene classificata in 5 stadi di vario livello di gravità: i primi stadi sono molto spesso asintomatici, i successivi, che possono rendersi evidenti anche dopo anni, possono manifestarsi nella forma più grave che comporta la riduzione o perdita completa della funzione renale e la necessità di ricorrere al trattamento sostitutivo (dialisi o trapianto di rene).

La prevalenza di MRC in Italia è stimata del 7,5%, a livello mondiale si stima intorno al 10%, ma nella maggior parte dei casi la patologia non è diagnosticata. I pazienti in uno stadio avanzato di MRC tra 4 e 5 presentano un rischio di mortalità per patologie cardiovascolari di 2-4 volte superiore a quello della popolazione generale, mentre i pazienti con malattia renale all’ultimo stadio hanno un rischio fino a 20 volte superiore.

Perchè abbiamo indicato “collettività” come terza parola chiave? Oltre all’impatto sul paziente nefropatico riguardo alla morbilità, mortalità e scarsa qualità della vita, bisogna evidenziare che la MRC grava sulla collettività con ingenti costi diretti ed indiretti. Riuscire a procrastinare di 5 anni la progressione del danno renale e l’inizio della dialisi per il 10% dei soggetti affetti da MRC nei primi stadi, potrebbe permettere di risparmiare 2,5 miliardi di euro al Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre, un ulteriore risparmio viene dal riuscire a far mantenere al paziente l’attività lavorativa e al non dovere fare ricorso ad altre forme di tutela sociale.

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Giornata Mondiale del Rene 2022: consapevolezza

di Autore Aspnat on 23/02/2022 Nessun commento

Il prossimo 10 Marzo sarà ricordata la Giornata Mondiale del Rene, una manifestazione internazionale per  sollecitare l’attenzione di tutti, pazienti, professionisti sanitari e politici sugli aspetti clinici,sociali ed economici della malattia renale.

Lo slogan 2022 è “La salute dei reni per tutti: colmare il divario di conoscenze per una migliore cura dei reni”.

Abbiamo scelto delle parole chiave, la prima è consapevolezza. Le malattie renali vengono definite silenti, si palesano spesso quando il danno alla funzionalità è già rilevante. Nel mondo 850 milioni di persone sono affette da Malattia Renale Cronica (MRC), e  più di 2 milioni di persone si sottopongono a dialisi o hanno ricevuto un trapianto di rene. Nonostante questi numeri, sempre in crescendo, i riflettori si accendono poco su questa malattia, generando una scarsa consapevolezza dell’importanza dei reni, che sono indispensabili per le funzioni vitali al pari del cervello o del cuore.

1 persona adulta su 10 soffre di MRC, se non curata può avere conseguenze fatali.

La mortalità correlata alla malattia renale continua a crescere ogni anno ed è stimata a divenire la quinta principale causa di morte entro il 2040.

La prima azione da intraprendere è quella della prevenzione, a livello individuale adottando un sano stile di vita, a livello politico è necessaria l’integrazione della prevenzione della MRC e dell’insufficienza renale nei programmi nazionali per le malattie non trasmissibili per servizi completi ed integrati.

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I test antigenici rapidi SARS-CoV-2 sono tutti uguali?

di Autore Aspnat on 19/01/2022 Nessun commento

Al fine di evitare l’ulteriore diffusione del coronavirus è consigliato l’utilizzo del tampone rapido per intercettare in breve tempo chi è contagioso ed ancora lo ignora.

Per ottenere una risposta veloce  sull’effettiva presenza del virus nell’individuo, si può eseguire un test rapido naso-faringeo per la ricerca dell’antigene virale per il coronavirus. I test rapidi possono utilizzare:

il metodo qualitativo che potrà indicare solo la positività o la negatività del campione, in caso di positività c’è l’obbligo di eseguire un tampone molecolare di conferma;

il metodo semi-quantitativo esprime un valore numerico attraverso l’ausilio di una strumentazione.

 I soli test antigenici rapidi SARS-CoV-2 ammissibili sono quelli pubblicati nell’elenco europeo denominato “COVID-19 Dispositivi medici diagnostici in vitro”, che viene costantemente aggiornato ed è raggiungibile al seguente link

Se il virus ha appena iniziato a replicarsi, il tampone rapido non è in grado di rilevare la positività, , pertanto, il risultato sarà un falso negativo.Una persona appena contagiata, quindi, potrebbe risultare negativa, anche se allo stesso momento potrebbe contagiare.

Il tampone rapido va fatto:

  • In caso di sospetto contatto a rischio (anche in asintomatici) o con lievi sintomi, da 48-72 ore a cinque giorni
  • A scopo preventivo, prima di un’occasione di un incontro con altre persone.
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Non farti incantare dalla sirena “Pubblicità”

di Autore Aspnat on 19/07/2021 Nessun commento

Le offerte accattivanti dei supermercati e la prorompente pubblicità ci inducono a discostarci dalle sane abitudini della dieta mediterranea della nostra tradizione.

Il caldo ci fa venire il desiderio di bere, ma qual è la bibita più dissetante? Sicuramente l’acqua che reintegra la parte liquida che abbiamo perso con il sudore. La pubblicità ci propone succhi di frutta e bibite gasate, spesso in versione light. Leggiamo bene le etichette, anche i prodotti light sono abbondantemente dolcificati. I sostituti dello zucchero, aspartame, stelvia, sciroppo d’agave etc, non solo mimano il gusto dolce ma inducono reazioni simili a quelle del saccarosio, stimolando la produzione di insulina, aumentando il senso della fame e della necessità di consumare ancora la bevanda. 50 grammi di zuccheri aggiunti al giorno, l’equivalente di dieci cucchiaini, è la dose ottimale per un adulto raccomandata dall’OMS. Quando state per degustare la vostra bevanda preferita e stringete tra le mani la tazzina ricordate, che un cucchiaino da caffè contiene circa 8 gr. di zucchero, quello da thè 15 grammi, una lattina di Coca da 330 ml ne contiene 35 grammi.

Ai succhi di frutta che contengono solo il 12% di polpa è preferibile il consumo di frutta fresca o frullati. Non buttiamo via la buccia, è ricca di fibre utili all’intestino. Preferite il thè fatto in casa e le acque aromatizzate (acqua, fette di limone, menta ad esempio) in modo da poter gestire la quantità di zucchero.

Non fatevi corrompere dalla pubblicità, oltre alla salute anche le vostre tasche ne trarranno beneficio.

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Organi Sociali triennio 2021-2024

di Autore Aspnat on 27/06/2021 Nessun commento

A seguito del rinnovo delle cariche elettive avvenuto all’Assemblea tenutasi il 23 Giugno 2021, l’Associazione per lo Studio e la Prevenzione delle Nefropatie-Alto Tavoliere  è lieta di comunicare che è stato rinnovato il proprio direttivo confermando per acclamazione il dott. Corradino Niro Presidente ASPNAT Onlus per il prossimo triennio 2021-2024. Nella stessa Assemblea è stata rinnovata la fiducia anche al Vicepresidente dott. Silvio Spada, al Segretario-Tesoriere M.Rosaria Rossetti e ai Consiglieri Luigi Barletta e Angela Amorusi, supplenti Paolo Inghese e Luigia La Donna.  A completamento degli Organi Sociali, il prof. Alfonso Pelosi è stato nominato Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, coadiuvato dalla dott.ssa Michela Castellano e dal dott. Vincenzo Minischetti, supplenti il dott. Emilio Gaeta e l’avv. Elia Irmici. Il Consiglio dei Probi Viri è presieduto dal prof. Flaviano Piccaluga, collaborano Antonio Palermo e Giovanna Nacci-Rogato, supplenti Anna Maria Villani e Rosa Zuppa. Del Comitato Tecnico-Scientifico fanno parte il dott. Deni Aldo Procaccini (Coordinatore), il dott. Raffaele dell’Aquila, la dott.ssa Filomena Ruscitto, supplenti la dott. ssa Clorinda Avanzi e la sig.a Carmela Barletta.

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La giornata mondiale della Terra

di Autore Aspnat on 22/04/2021 Nessun commento

Pachamama significa in lingua quechua Madre Terra, una divinità venerata dai popoli sudamericani andini come dea della terra, dell’agricoltura e della fertilità. Gea o Gaia rappresenta nella mitologia greca la potenza divina. Chiamatela come volete, ma la Terra è l’unico pianeta che abbiamo per vivere. Il 2020 sarà ricordato non solo per la pandemia COVID-19, ma anche come l’anno in cui per la prima volta sono state scoperte nella placenta umana tracce di microplastica. E’ la conferma che siamo nell’era geologica dell’antropocene, epoca in cui l’ambiente viene severamente condizionato a livello sia locale sia globale dagli effetti degli interventi umani.

Per questo motivo il 22 aprile è un giorno che non ci deve lasciare indifferenti. La qualità dell’ambiente influenza la nostra salute, la sanità pubblica deve collaborare con le politiche sul clima, ma noi come singoli cosa possiamo fare?

Innanzitutto, scelte responsabili per la nostra salute e per il pianeta. Scegliere un mezzo di trasporto con minore impatto, operare scelte urbanistiche rispettose dell’ambiente, preferire cibi di filiera corta e di stagione, ridurre il consumo di prodotti in confezioni di plastica, differenziare correttamente i rifiuti, riciclare gli abiti, non sciupare acqua, sono solo alcuni dei piccoli gesti che ogni individuo può fare.

Pensiamoci! Se aiutiamo il pianeta Terra, lavoriamo per la nostra salute.

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