Il 14 novembre è la giornata in cui si celebra la Giornata Mondiale del Diabete. Ben 425 milioni in tutto il mondo, 5 milioni in Italia sono colpiti da diabete. Perchè la ricordiamo in questa pagina dedicata alla malattia renale? Il diabete è uno dei fattori predisponenti alla nefropatia, (40% dei casi di nefropatia diabetica). Dopo 10 anni dall’inizio del diabete, se non adeguatamente controllato, circa il 50% dei pazienti può sfociare in una nefropatia diabetica.
Sintomi più frequenti possono essere:
- Edema o gonfiore delle caviglie, dei piedi o delle mani
- Presenza di schiuma nelle urine
- Senso di nausea e vomito
- Perdita di appetito
- Stanchezza
- Prurito generalizzato
- Mal di testa
- Ipertensione
- Obesità
Desideriamo ricordarvi, soprattutto, il valore della prevenzione: alimentazione non corretta, sedentarietà, dipendenza da fumo o droghe, uso incontrollato di alcool, uno stile di vita malsano, sono nemici della nostra salute. Adottare uno stile di vita salutogeno è come vaccinarsi per le cosiddette “malattie del benessere”
Controlli periodici regolari , tra cui il dosaggio dell’albumina nell’urina (albuminuria), un test utile per il monitoraggio della progressione della malattia renale in corso di diabete e, nel contempo, predittivo di patologia cardio-vascolare, compreso il decadimento cognitivo, consentono di monitorare il nostro stato di salute: non sapere di essere affetti da diabete o da malattia renale cronica ci espone ad un rischio maggiore rispetto a chi ne è consapevole.
In questi mesi, la pandemia di COVID-19 ha duramente colpito sia i pazienti diabetici, sia quelli con malattia renale. Il perdurare dell’ emergenza sanitaria richiede di continuare a prestare massima attenzione e ad applicare tutte le norme sanitarie indicate dalle autorità sanitarie: usare la mascherina, ridurre al minimo i contatti interpersonali, rispettare il distanziamento sociale, lavare ed igienizzare accuratamente le mani.